Ero a Parigi quando stava emettendo i primi vagiti il nostro blog: ad ogni post pubblicato dalle mie socie un enorme sorriso illuminava il mio viso e non vedevo l'ora di tornare a Trieste per pubblicare il post sugli acquisti parigini.
Fu allora che la mia dolce metà mi promise: "ti scriverò un post su cosa significhi vivere con una donna appassionata di scrapbooking" e questo è il suo sfogo.
Fu un giorno di
qualche anno fa, quando osservai il volto di una mia collega illuminarsi come
Pietro sulla via di Damasco vedendo che gli era stato regalato un foglio di
carta blu o viola, che avrei dovuto capire che al mondo esisteva qualcosa di
subdolo e pericoloso come lo Scrapbooking.
Già ... lo
Scrapbooking all'epoca era un termine misterioso che la mia collega (poi
divenuta compagna di vita) cercò di spiegare in termini semplici e
comprensibili, provando a dargli anche una connotazione molto seriosa e
professionale.
Il mio cervello
riassunse tutto in un "attività di forbici, carta e altre amenità che si
appiccicano tra loro". Ne uscii soddisfatto e fondamentalmente per 1 anno o 2 mi
dimenticai dello Scrapbooking.
Nel momento in cui
la collega ed io diventammo non più solo colleghi, ecco che riaffiorò nella mia
mente il temibile e oramai rimosso termine "Scrapbooking"
I primi segni del
virus che si stava impossessando della mia casa e della mia vita
furono:
- monopolizzazione
di ogni cassetto, armadio ed anfratto libero per piazzarci dentro tonnellate di
carte, bottoni e altri macchinari strani
- lamentele sul poco
spazio a disposizione per questo innocente hobby (tavolo 180*90 palesemente
insufficiente)
- corso annuale di 3
gg in Toscana assolutamente irrinunciabile
Tutto sommato il
virus anche così era pienamente sotto controllo
Poi avvenne una
mutazione, il virus divenne aggressivo e si impossessò completamente
dell'ambiente circostante.
La scusa o causa
scatenante fu il matrimonio di una delle scrapper di questo
blog.
Tra scrapper non
esistono regali che non siano cose scrap o riconducibili ad esso ed ecco quindi
che le due colleghe decisero per un album di ricordi.
Lavoro indubbiamente
impegnativo, che comportò il totale impiego di tutte le forze disponibili, fino a
lunghi meeting serali nella mia oramai ex dimora con relativo invito ad
abbandonarla per tutto il tempo necessario al completamento della grande
opera.
Maturò in me allora
la necessità di cambiare casa ... trovarne una più grande, con una stanza dove
poterlo isolare e rendere nuovamente innocuo.
Operazione riuscita
anche in breve tempo!
Adesso il virus è
circoscritto, sostanzialmente non più pericoloso. Certamente cerca ancora di
espandersi, ma riesco sempre a provvedere in tempo.
Dopo due anni quindi
qualcuno si starà chiedendo com'è vivere con una donna scrap
Non più complesso
che vivere con una donna e basta :-)
Alla fine bottoni,
legnetti, timbri e cartoncini fanno parte della mia vita e penso che alla fin fine qualcosa di quel virus sia entrato anche nel mio
corpo.
Il regalo che ho
ricevuto per i miei 40 anni mi ha fatto capire quanto possa essere infinitamente
appassionante, coinvolgente ed anche impegnativo questo
hobby
Sono contento ed
orgoglioso di poterlo condividere con lei
A voi tutti/e felice
scrap
Sara